Prenotare una struttura turistica, dove mi conviene?

Dietro le prenotazioni di Alberghi, B&B, Case Vacanza (e così via...) c'è un mondo quasi sconosciuto al consumatore finale. Di certo non siamo qui a fornire tecnicismi e procedure, ma qualche buon consiglio per i viaggiatori. Probabilmente tutti penseranno "Basta prenotare on-line, ed il gioco è fatto", ma per on-line cosa si intende esattamente?

Come prima cosa andiamo ad individuare tutti le parti in gioco:

- La Struttura, che sia appunto un Bed and Breakfast, un Hotel, un Villaggio Turistico, un Affittacamere. Il suo obiettivo è vendere le sistemazioni di cui dispone, oltre che i servizi eventualmente connessi. 

- OTA, acronimo di Online Travel Agency. Troviamo in questa categoria, tra i più conosciuti, Booking.com, Expedia, AirBnb, Agoda, Hotels.com e tanti (proprio tanti) altri. Con le strutture stipulano dei contratti per intermediare le prenotazioni, chiedendo una percentuale su di esse. Sono player con elevata visibilità su internet, con grafiche che incentivano l'acquisto e "tranquillizzano" garantendo sempre il "Miglior Prezzo" che si possa trovare per una determinata location. Su questo ultimo punto torneremo a breve.

- L'Ospite, che cerca serenità quando deve prenotare una sistemazione più o meno lontano da casa. 

Con la diffussione massiccia del Web tra le persone, è stato facilissimo per le OTA intercettare potenzialmente miliardi di contatti. Ad esempio Booking è nato nel 1996, poco dopo la diffusione della rete. Ad oggi l'azienda fattura 96 miliardi di euro l'anno.L'errore commesso da molte strutture è affidare esclusivamente alle Ota la vendita. Offrendo visibilità sul web e un servizio di assistenza davvero impeccabile. Tutto questo ha un prezzo ovviamente, che va dal 15% al 20% di commissione per ogni prenotazione.Con l'evoluzione di molti software per la prenotazione "diretta" con la struttura e la facilità nel creare siti web, molti proprietari hanno iniziato a vendere anche direttamente le loro camere. Risparmiando migliaia di euro di commissioni.
Ricordate quando dicevo che le OTA offrivano sempre il "Miglior Prezzo"? Nel contratto che le strutture stipulavano, questi operatori obbligavano a tenere lo stesso prezzo su tutti i canali di vendita, compreso il sito diretto. Pertanto molte strutture offrivano degli sconti solo a chi ne facesse esplicita richiesta.Il punto di svolta arriva con il ddl. Concorrenza del 2017, che di fatto vieta il parity rate, rendendo nulle le clausole con le quali alberghi e B&B sono obbligati a non praticare alla clientela prezzi più bassi rispetto a quelli pubblicizzati dall’intermediario anche online. L'ospite quindi si trova di fronte a molte scelte nel mercato odierno. Bisogna prestare attenzione alla prenotazione diretta con la struttura però. Accertatevi che vi rilascino un voucher di conferma riepilogativo del soggiorno prenotato, con quante più informazioni possibili. Vi tutelerà da possibili malintesi. In questo le OTA hanno una precisione quasi svizzera. 

Insomma, ognuno faccia la sua scelta, che sia volta al risparmio o alla tranquillità (ma rinunciando a qualche sconticino).